Il  CITS, è un’associazione nazionale operante in campo turistico, costituita. nel 1974 su proposta di organismi cattolici per la valorizzazione del turismo sociale, religioso e del tempo libero, che si è contraddistinta per l’opera svolta, su tutto il territorio nazionale, in particolare per la promozione sociale delle attività di accoglienza da parte delle strutture ricettive gestite da enti religiosi e per l’organizzazione di viaggi, riservate agli associati.

Obiettivo del CITS è quello di promuovere e valorizzare il turismo e le attività del tempo libero, quale momento rilevante e necessario della libertà dell’ individuo come singolo e nelle formazioni sociali: una via per consentire, attraverso l’associazionismo e la partecipazione, anche la riscoperta dei grandi valori morali e spirituali, che abbiamo nel nostro patrimonio, ma che spesso trascuriamo.

Il  CITS si propone, inoltre, quale centro di orientamento organizzativo e propositivo del turismo religioso, culturale e sociale al servizio di tutte le realtà di ispirazione cristiana che operano nel settore.

IL C.I.T.S. HA COMPIUTO 34 ANNI 

(7/3/1987—7/3/2021)

 Il  C.I.T.S. nasce a Pinerolo il 7 marzo 1987 grazie all’operosità e passione nell’organizzare Pellegrinaggi e Viaggi  del Mons. Can. Alfredo Boiero, affrontando le difficoltà dell’epoca ha fondato questa associazione e portato in giro per l’Europa migliaia di persone nei santuari mariani, città di interesse storico artistico e momenti di socializzazione e relax.       Raggiungendo un bel traguardo di 34 anni di attività.

Auguri al C.I.T.S. di continuare a svolgere la sua opera ancora per tanto tempo nel ricordo del Mons. Can. Alfredo Boiero.

Il C.I.T.S. è un’Associazione riconosciuta all’Albo presso il Ministero del Turismo con tutti i requisiti richiesti dalla legge n°383/2000.

Le associazioni senza scopo di lucro che operano a livello nazionale per finalità culturali, religiose o sociali, sono autorizzate ad esercitare attività turistiche  e ricettive esclusivamente per i propri associati.

Turismo sociale / religioso 

Il turismo è espressione del desiderio del­l’uomo di conoscere e scoprire cose nuove per gustare e apprezzare il mondo dove vive. Ma aldilà di questo, il turismo è occa­sione, per l’uomo, di riscoprire i suoi valori fondamentali e di solidarizzare con gli altri, valorizzare i principi della fede Cristiana, e in particolare l’amore per il prossimo, quale fondamento della famiglia umana. il tu­rismo deve portare, inoltre, a stabilire scambi culturali tra le genti di diverse etnie. Deve renderci, insomma, portatori di valori Cristiani e testimoni della fede di Cristo. Un turismo sociale inteso come nuovo modo di trascorrere il periodo di riposo. Facendo comunità, imparando a vivere in­sieme ed insieme camminare per crescere e far crescere la nostra società. Non più movimento disordinato, ma una vacanza che rispetti le leggi naturali della convivenza umana nonché le disposizioni civili in materia. Infatti la legge si occupa del fenomeno del turismo sociale proprio a causa della sua risonanza. La legge sulle associazioni di promozione sociale 383 del 7 dicembre 2000, nell’ambito di un equilibrio svi­luppo delle attività turistiche sia sotto il profilo economico che sotto il profilo so­ciale. In modo particolare, per quanto riguarda le attività di turismo sociale, è stata intro­dotta la disciplina delle Associazioni Na­zionali di turismo sociale, affidando, ad esse, il compito di tutelare e promuovere l’interesse pubblico al godimento delle at­tività e alla fruizione dei servizi del turismo sociale. Infatti, secondo l’art.31 comma 3, le associazioni di promozione sociale sono autorizzate ad esercitare attività turistiche e ricettive per i propri associati. Per tali attività le associazioni sono tenute a stipulare polizze assicurative secondo la normativa vigente. Possono, inoltre, promuovere e pubblicizzare le proprie iniziative attraverso i mezzi di informazione, con l’obbligo di specificare che esse sono riservate ai propri associati. Dunque, gli aspetti della disciplina del turismo sociale possono essere ricondotti a due esigenze fondamentali che sono state poste da questo fenomeno. Nella fattispecie:
a) l’esigenza della tutela di chi esercita le attività di turismo sociale e degli utenti;
b) la promozione dei servizi di interesse turistico/sociale. Sotto il primo profilo, i soggetti che in­tendono esercitare le attività di case per ferie, devono svolgerle al di fuori di normali canali commerciali e devono essere gestite da enti pubblici, associazioni, enti religiosi operanti senza fini di lucro e associati ad una associazione nazionale di turismo sociale. Inoltre, sotto il profilo della tutela legale dell’utente di turismo sociale c’è da dire che questo deve essere in ogni caso socio di una associazione nazionale di turismo sociale e quindi sono gli organi sociali che stabili­scono quale tipo di tutela assicurare al tu­rista/socio (copertura assicurativa nell’ oc­casione del viaggio, assistenza legale, ecc..).